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Parlare di aste giudiziarie in Italia suscita ancora sospetto. C’è chi le associa alla malavita, chi pensa a immobili “sfortunati”, chi teme procedure oscure e rischi legali senza fine. Eppure, le aste giudiziarie sono uno degli strumenti più trasparenti e regolati del nostro ordinamento. Nascono per restituire valore a beni sequestrati o pignorati e consentire ai creditori di ottenere quanto spetta loro. In pratica, sono una via legale per ridare vita a un patrimonio fermo.
Non si tratta di “occasioni da furbi” o di “terre di nessuno”. Sono processi pubblici, vigilati da tribunali e notai, oggi più digitali che mai. Capire come funzionano è il primo passo per distinguere realtà e pregiudizio.
Perché le aste giudiziarie hanno una cattiva reputazione?
Il pregiudizio nasce da lontano: per decenni le aste sono state percepite come riservate agli addetti ai lavori, spesso ambientate in contesti difficili, con informazioni poco accessibili e partecipazioni di dubbia trasparenza. Oggi, però, la situazione è radicalmente diversa. Le piattaforme online, la pubblicazione obbligatoria di tutti gli atti e la digitalizzazione dei tribunali hanno reso il sistema molto più aperto, sicuro e trasparente.
Dietro ogni asta giudiziaria c’è un procedimento regolato da articoli precisi del Codice di procedura civile. I documenti sono pubblici, i valori stimati da periti indipendenti e ogni passaggio è tracciato. Non esistono “canali paralleli”: le regole sono le stesse per tutti.
Come funziona un’asta giudiziaria? In breve
Tutto parte da un procedimento esecutivo. Quando un debitore non adempie, il tribunale può disporre la vendita forzata dei suoi beni. Un perito valuta l’immobile, ne descrive caratteristiche e stato, stima il prezzo e segnala eventuali vincoli o abusi. Queste informazioni vengono pubblicate in un avviso d’asta, consultabile liberamente online.
L’asta può svolgersi in due modi:
- Senza Incanto, la forma oggi più diffusa, dove si presenta un’offerta telematica in busta chiusa entro una data precisa;
- Con Incanto, ormai rara, che prevede una gara pubblica con rilanci.
Chi presenta l’offerta più alta e rispetta le condizioni ottiene l’aggiudicazione. Dopo il versamento del prezzo entro i termini stabiliti, il giudice emette il decreto di trasferimento, che rende effettivo il passaggio di proprietà e cancella ipoteche e pignoramenti.
Negli ultimi anni, con l’introduzione delle aste telematiche, tutto avviene in modo tracciato: si partecipa da remoto, con autenticazione digitale e monitoraggio diretto da parte del tribunale e del custode giudiziario.
Falsi miti da superare sulle Aste Giudiziarie
“Le aste sono roba da malavita.”
No. Sono procedure pubbliche e trasparenti. Ogni documento è accessibile e ogni offerta è verificata. Gli unici rischi derivano da superficialità o mancanza di preparazione, non da manovre oscure.
“Serve molto denaro per partecipare.”
In realtà basta una cauzione, spesso intorno al 10% del prezzo base. Il resto si versa solo dopo l’aggiudicazione. Molte banche offrono oggi mutui dedicati a chi acquista all’asta.
“Si fanno affari stratosferici.”
Non sempre. Gli immobili partono da un prezzo base, ma se ci sono più offerenti il valore sale rapidamente. Alcune aste finiscono vicino ai valori di mercato, altre restano più convenienti. Serve valutare caso per caso. Iscrivendoti alla nostra newsletter, potrai ricevere le aste più interessanti a cui partecipare!
“Non si può visitare l’immobile.”
Assolutamente falso. La legge prevede la possibilità di chiedere un sopralluogo prima dell’asta. È un diritto che conviene sempre esercitare, perché permette di verificare lo stato reale dell’immobile – potrai chiederlo direttamente a noi custodi giudiziari.
“Una volta vinta l’asta, la casa è tua subito.”
Solo dopo il decreto di trasferimento, che arriva quando il prezzo è versato e il tribunale completa le verifiche. Prima di quel momento, l’aggiudicazione è una promessa, non ancora un atto di proprietà.
Vantaggi e limiti reali
Comprare all’asta può avere vantaggi concreti: prezzi competitivi, totale trasparenza dei documenti, possibilità di accedere a beni che altrimenti non sarebbero in vendita. Ma ci sono anche limiti da considerare. L’immobile viene venduto “così com’è”, senza garanzia; può essere occupato, richiedere lavori o avere questioni edilizie da sanare. I tempi possono allungarsi, e i pagamenti devono rispettare scadenze rigide.
Le aste giudiziarie non sono una scorciatoia per comprare a metà prezzo: sono una forma alternativa di mercato, con regole proprie e un linguaggio tecnico che va compreso prima di partecipare. Il nostro impegno, in quanto custodi giudiziari, è quello di rendere le aste giudiziarie più semplici e trasparenti per tutti – se hai una domanda non esitare a contattarci.
Come avvicinarsi in modo consapevole
Prima di partecipare, è utile leggere con attenzione la perizia (qui la nostra guida), verificare la posizione dell’immobile e calcolare il budget reale (prezzo, cauzione, imposte, spese accessorie, eventuale sgombero).
Chi non ha esperienza può farsi assistere da un professionista specializzato in aste, che spieghi documenti e condizioni – ma tenete conto che sull’annuncio dell’asta troverete tutti i materiali necessari per procedere. Oggi esistono anche consulenti indipendenti che seguono tutto il percorso, dal bando all’aggiudicazione.
Informarsi, non improvvisare, è la vera chiave di sicurezza.
Chi è GIVG
Dal 1995 noi di GIVG abbiamo consolidato la nostra esperienza nel campo delle aste giudiziarie diventando una figura riconosciuta da tutti: IL CUSTODE GIUDIZIARIO.
Cosa fa il custode giudiziario? Si occupa di garantire lo stato dell’immobile all’asta finchè esso non sia venduto al miglior acquirente, di liberare l’immobile da eventuali occupanti e di accompagnare alla visione dello stesso gli eventuali interessati all’acquisto.
Ci occupiamo anche di gestire aste telematiche. Se siete in cerca di annunci aste, visitate il nostro portale per le aste immobiliari.
Continuate a seguirci per maggiori informazioni sul mondo delle aste giudiziarie, a presto!



